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  • Writer's pictureGiuseppe Timperio

Olio Extra Vergine di Oliva, una passione che si diffonde


Dietro alla produzione dell’olio extra vergine di oliva (evo) c’è il lavoro e la passione per la terra, per la terra (e per la propria terra) e, naturalmente, per la natura e per le olive.
Dietro alla produzione dell’olio extra vergine di oliva c’è il lavoro e la passione per la propria terra ma anche tanta dedizione, sacrificio ed esperienza.

Dietro alla produzione dell’olio extra vergine di oliva (evo) c’è il lavoro e la passione per la terra (e per la propria terra) e, naturalmente, per la natura e per le olive.


C’è la consapevolezza che l’olio d’oliva è un alimento prezioso non solo per il palato e per la salute, ma anche per l’immagine del proprio territorio e in generale del Paese, dell’Italia: l’olio extravergine d’oliva è un ambasciatore eccezionale. Infatti, attualmente, sono ben pochi i prodotti che possono simboleggiare l’Italia ed esserne quasi un sinonimo e con in più il vantaggio di riuscire a coprire quasi tutta l’area dello Stivale, da Nord a Sud, isole comprese, come abbiamo già visto in un articolo precedente.


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Infatti, noi privilegiamo l’olio molisano e reputiamo (non solo noi) che sia un’eccellenza tra le eccellenze, ma sappiamo bene che ogni regione italiana in cui lo si produce ne offre di qualità molto alta. Questo nonostante i flagelli della xylella al Sud e della cimice asiatica al Nord.


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Vantaggi


E sapete perché avviene questo? No, non è solo campanilismo o patriottismo. Anzi, è principalmente egoismo. Ma un egoismo sano, che può andare a vantaggio di tutti. Faccio del bene a me e di conseguenza lo faccio anche agli altri. Dovrebbe essere il principio di ogni lavoro: vantaggio dell’azienda=vantaggio del cliente.


Esempio: sono un consulente finanziario e do dei buoni consigli d’investimento ai miei clienti, che così si rivolgeranno ancora a me. E io, in più, ci posso guadagnare una percentuale e i benefit dell’azienda. E magari la stima dei dirigenti, posso salire di categoria eccetera.


Ma come si applica questo discorso all’olio? Vendendolo, naturalmente, risponderete voi. Sì, ma non solo. Il punto è che chi produce l’olio evo ne è il primo consumatore, poi, in un secondo momento, lo rivende. Rivende quello che non consumerà, pertanto è logico che cerchi di fare in modo che esca di qualcosa di alta qualità, sia per quanto concerne il gusto, sia per quanto concerne la salute e il benessere.


Voi fareste ai vostri cari qualcosa di poco salutare e pieno di sostanze chimiche, di cui alcune potenzialmente nocive?


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Passione, olio d’oliva evo, cultura e salute


È un altro tassello di un fenomeno culturale sempre più diffuso e che comprende elementi come l’agriturismo, il chilometro zero, la filiera corta, il “dal produttore al consumatore”, il biologico, l’attenzione all’ambiente, il mangiare naturale, l’assenza di solfiti nel vino, l’assenza di olio di palma, il ritorno all’agricoltura da parte dei giovani e la valorizzazione dei prodotti e della cultura del posto.


Certo, un olio di qualità alta può costare un po’ di più di un olio di bassa qualità. Anzi, abbiamo visto che questo è uno dei criteri che ci guidano al momento dell’acquisto.

Olio poco caro=probabilmente vale poco.


Perché, ricordatevi: i soldi che risparmi sul cibo li spendi dal dottore. E sappiamo bene che un olio d’oliva extra-vergine potrebbe aiutare a prevenire alcune malattie, lo dicono alcuni studi scientifici e altri sono in corso.


Concludendo: mangiate il nostro olio perché lo mangiamo anche noi e lo offriamo alle persone cui teniamo.

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